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Vulcano

dal 2000 Riserva Naturale UNESCO

Vulcano

Un braccio di mare largo appena un chilometro separa Lipari da Vulcano (21 km2). Sull'origine vulcanica dell'isola testimoniano ben quattro crateri, il più grande dei quali, il Vulcano della Fossa (391 metri), affiancato dal Vulcanello (123 metri), di tanto in tanto si esibisce in pennacchi di fumo sulfureo. La salita al cratere, che ha un diametro alla sommità di circa 500 metri ed offre un paesaggio di straordinaria crudezza, richiede più o meno 60 minuti di cammino e scarpe robuste, scegliendo un'ora delle meno calde.
Fra le manifestazioni vulcaniche meno impegnative, nei pressi di Porto di Levante a poche decine di metri dal mare e ai piedi di un policromo promontorio detto Faraglione della Fabbrica, si trova un laghetto di fanghi termali. L'accesso è pubblico e al massimo divertimento dei turisti, soprattutto degli straneri, è di immergersi nella fanghiglia per riuscirne fuori grigi come statue d'argilla.
Naturalmente c'è anche chi con più serietà sfrutta le proprieà terapeutiche dei fanghi, e va poi a sciacquarsi a mare dove una moltitudine di fumarole sottomarine completa l'opera con un perfetto idromassaggio; per asciugarsi al sole ci sono le spiagge di sabbia nera del Porto di Ponente. L'isola di Vulcano è, fra tutte le Eolie, quella che ha più risentito certi effetti negativi del turismo. La sua personalità e i suoi angoli più suggestivi portano il segno del boom turistico che una ventina di anni fa né cambiò radicalmente il sistema di vita. Per fortuna, al di fuori di questi abusi edilizi, tutti concentrati nella parte nord, Vulcano ha conservato intatte le bellezze naturali. Nel 2000, Vulcano è stata proclamata "Riserva Naturale" dall'UNESCO.