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Sciacca

località termale d'eccellenza

Sciacca

Sciacca (40949 abitanti) si affaccia sul mare da un ciglio a picco, alto 60m, protetto a nord dalle colline calcaree del Monte San Calogero e ad ovest da Capo San Marco, direttamente sul mare africano.
Il nome attuale è stato dato dagli arabi nel IX secolo, ma nei tempi antichi era chiamata dai Greci "Thermai Selinuntinai" e dai Romani "Thermae Selinintinae", perchè possedeva e possiede tutt'oggi, delle sorgenti idrotermali con acque sulfuree.
La città fu fondata nel VI-V secolo a.C. come luogo di cura, anche grazie alla vicina e potente Selinunte, la cui sorte fu perseguita nelle continue guerre con Cartagine fino a la distruzione totale dalla stessa Cartagine nel 409 a.C.
Dal II secolo a.C. i Romani, oltre a incoraggiare l'uso termico delle acque solforate del monte "Cronio", introdussero un sistema di coltivazione intensivo dei terreni, che portò ad un notevole aumento della popolazione, e la città divenne un importante centro culturale ed economico.
Assai importante durante la dominazione normanna, Sciacca fu spesso travagliata da lotte fra i vari dominatori della Sicilia. Particolarmente accaniti furono a Sciacca i conflitti fra Angioini e Svevi, fra Svevi e Aragonesi. Ebbero importanza le consuetudini cittadine, che furono raccolte in un “Libro rosso” e in un “Libro verde”.
La particolare struttura urbana che si conserva ancora oggi, è dovuta al successivo operato dei musulmani, i quali inventarono i quartieri, recintati da alte mura sopra e sotto le vie principali, e dei Normanni, i quali ampliarono le mura per consentire all'interno dei quartieri, la coesistenza con i Greci, gli Arabi, e i Franchi; questi tre diversi gruppi etnici modellarono e caratterizzarono gli spazi urbani della città in maniera decisiva.

Sciacca è una città assai antica e ricca di edifici artistici. Nei secoli XV e XVI l'architettura medievale fu sostituita dai più sontuosi palazzi dell'aristocrazia terriera e Carlo V fece costruire una fortezza.
Molto pittoresco e caratteristico è il palazzo “Steripinto”; è un edificio del Quattrocento, con la facciata dipinta con eleganti bifore e una merlatura a coda di rondine.
Sciacca ha numerose e belle chiese, fra queste si distinguono maggiormente la Chiesa del Carmine, la Chiesa di S. Margherita, la Chiesa di San Nicolò e il Duomo, del XII secolo ma rifatto nel XVIII secolo. Sciacca ha inoltre la Porta S. Salvatore, che è degna, per le sue decorazioni, di essere la porta non di una città ma di una reggia. L'edificio più imponente della città è il Castello dei Luna del XII secolo.

Nei primi anni del '900, la costruzione del "Grand Hotel delle Terme" e l'istituzione del Monte Cronio, diedero un nuovo impulso all'economia locale con la nascita appunto del 'turismo termale'. Il centro di Sciacca, ha conservato l'antica divisione in quartieri, ognuno dei quali si trovano sui tre piani rocciosi che si allungano verso il mare. Il primo dei tre, il più esteso, si trova a nord di Licata ed è occupato dal quartiere medioevale chiamato "Terravecchia" (vecchia terra):è un labirinto di strade strette a più livelli, delimitato, sempre a nord, da fortiicazioni. Il secondo, una stretta striscia di eleganti edifici religiosi e civili, è delimitato dalla fine di Terravecchia al viale principale, l'attuale "Corso Vittorio Emanuele".Il terzo, da Corso Vittorio Emanuele scende rapidamente al molo, quartiere di marinai, ceramisti e vasai. Sul promontorio ad est, un bel viale fiancheggiato da palme separa il "Grand Hotel delle Terme" dallo strapiombo sul mare cristallino, mentre la costa occidentale è delimitata da un massiccio agglomerato di abitazioni di recente costruzione.
Sebbene gran parte del reddito della popolazione di Sciacca deriva dall'agricoltura e dalla pesca, la maggior parte della fortuna di Sciacca è dovuta ai bagni termali, ideali per il trattamento delle malattie respiratorie e dei reumatismi. Molto ricco è il lavoro artigianale, in particolare quella del "figulino" (vasai specializzati nella produzione di pentole e pannelli da parete), che è caratteristico della parte più antica della città.

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