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Marsala

celebre per lo sbarco dei Mille e la produzione del vino da dessert di rinomanza mondiale

Marsala

Marsala (con 82,514 abitanti), sorge sul promontorio di Capo Boeo e si estende sull'estremo angolo occidentale della Sicilia. Città vivace e attiva, è un'importante centro agricolo-industriale. Dopo la distruzione di Mothia del 397 a.C., i Cartaginesi fondarono la città di Lilibeo (l'attuale Boeo), nella quale si trasferirono gli abitanti superstiti della città distrutta. In breve Lilibeo, disposta su una superficie di circa 100 ettari e con due lati bagnati dal mare, per la fertilità del terreno e per la sua posizione geografica, si sviluppò sensibilmente e divenne una colonia cartaginese di grande importanza. La città resistette sia all'assedio di Dionisio di Siracusa che a quello di Pirro: solo i Romani, ai quali opposero resistenza per 10 lunghi anni, riuscirono a conquistarla nel 241 a.C., trasformandola nella principale base navale del centro del Mediterraneo. In questo periodo, la città fu arricchita di nuove case, monumenti ed edifici pubblici (in alcune aziende sanitarie vi sono ancora resti di pavimenti decorati in mosaico proprio di quel tempo).

Dall'inizio del V secolo d.C. e fino all'occupazione araba, Lilibeo subì paracchie davastazioni barbariche (Vandali, Eruli, Goti) e fu anche sotto il dominio bizantino.
Durante la conquista araba (830), la città tornò ad essere il centro commerciale più importante del continente africano e la testa di ponte per l'immigrazione islamica sull'isola; inoltre proprio sotto gli Arabi che la città prese il nome di Marsala, il quale deriva da due voci arabe “Marsa e Allah” cioè “porto di Dio”.

Nel XVI secolo, quando per più di cinque mesi l'esercito di CarloV di ritorno da Tunisi bivaccò a Marsala, la città subì saccheggi. Con la dominazione spagnola, Marsala rifiorì; fu consolidato il borgo medievale, furono erette numerose chiese, monasteri e conventi e, con lo sviluppo dell'economia dovuto alla grande produzione di grano e zucchero fu favorito il reinsediamento urbano. La città divenne una tra le maggiori potenze militari; una roccaforte tra le più importanti della Sicilia, circondata da mura quadrate e simmetriche, con un incrocio di larghe strade che convergono nella grande piazza centrale della "Loggia". La città mise in atto un modello esemplare di Rinascimento, con la costruzione e la ricostruzione dei principali edifici civili e religiosi, tra il '600 e il '700, con un evidente aspetto barocco. Dopo gli Spagnoli, Marsala fu sottoposta ai Borboni, dai quali la liberò Giuseppe Garibaldi e dai “Mille”, l'11 maggio del 1860. Marsala accolse Garibaldi con grande entusiasmo e la città ottenne un ruolo di primato assoluto nel processo dell'unità nazionale.

La città ha un centro storico ben conservato e custodito dal quadrilatero cinquecentesco e i vecchi quartieri arricchiti dagli eleganti edifici barocchi, accuratamente restaurati.
Indubbiamente, la bella città siciliana è celebre per due cose: lo sbarco dei Mille e per la produzione e l'esportazione del vino da dessert di rinomanza mondiale: il Marsala.
Il padre del vino di Marsala fu l'inglese John Woodhouse, che nel 1773, spedì trentaseimila litri di Marsala in Londra ed ebbe da subito un successo sorprendente.

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