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Le coste

uno straordinario benvenuto per chi vi approda

Ibn Jubayr un sofisticato viaggiatore arabo del XII secolo, Giovanni d'Austria fermatosi in Messina prima di guidare la vittoriosa battaglia di Lepanto contro i Turchi e, Goethe che riferendosi alla Sicilia recitò “conosci tu la terra dove fioriscono i limoni": questi sono solo tre dei molti uomini illustri che descrissero l'arrivo sull'Isola come una delle più grandi emozioni del viaggio in Sicilia. Il merito va alle coste siciliane, che rappresentano uno straordinario benvenuto per chi vi approda e deve ancora scoprire le meraviglie di questa terra.

Duemila chilometri di coste e tanto sole. Sole sulle coste che fronteggiano l'Africa, orlate di dune come quelle tunisine; sole sulle coste del Mar Tirreno, rocce frastagliate puntate verso l'infinito; sole sullo Jonio, davanti alle isolette formate da antiche eruzioni vulcaniche.

La costa settentrionale, dallo Stretto di Messina all'estremità occidentale del Golfo di Castellammare, è un succedersi di rientranze e sporgenze.

La costa orientale, da Messina a Capo Passero, muta aspetto e colore ben cinque volte: da bassa, grigia e sabbiosa, diventa dorata sotto Taormina per incupirsi presso Catania dove la lava dell'Etna si tuffa in mare. Sotto il faro catanese, il litorale Ionico ridiventa morbida sabbia dorata per una ventina di chilometri sino all'estremità del golfo per poi farsi biancheggiante scogliera.

Neppure la costa meridionale, da Capo Passero a Mazara del Vallo, appare uniforme: la spiaggia si allunga in parte protetta da grandi dune. Tre litorali, per aspetto e natura diversi l'uno dall'altro come se appartenessero ad altrettante regioni, lungo i quali si susseguono stazioni balneari di prim'ordine, paesi di notevole rilevanza turistica, pitttoreschi villaggi di pescatori e celeberrime località, come la Riviera dei Ciclopi (la costa tra Aci Castello e Acireale) dove, come narra Omero, l'astuto Ulisse accecò dell'unico occhio Polifemo della cui collera restano a testimonianza i faraglioni, staccati dal gigante dalla montagna e scagliati in mare nel tentativo di distruggere la flotta del suo odiato nemico.