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Enna

'il belvedere della Sicilia'

Enna

Nel cuore della Sicilia, tra l'onda leggera di fertili colline, si erge un picco monte a forma di piramide, la cui cima tagliata fuori dal colpo improvviso di un' enorme ascia. Qui sorge Enna (m 931, 28 125abitanti), il più alto capoluogo di provincia dell'Italia, un 'nido d'acquila' in mezzo all'area tormentata dei gruppi montuosi delle Madonie, degli Erei e dei Nebrodi.

La provincia di Enna è la meno popolosa e la meno densamente abitata della Sicilia; si estende nella parte centrale dell'Isola ed è l'unica tra le provincie siciliane a non avere uno sbocco sul mare. La conformazione del territorio si presente come una successione ininterrotta di rilievi montuosi e collinari dalle forme quasi sempre dolci e arrotondate a causa della forte azione corrosiva del vento e delle acque. Il Monte di Enna proietta la sua immagine sull'entroterra siciliano: per questo motivo la città è chiamata “il belvedere della Sicilia”.

Enna conserva ancora il suo aspetto originario, quello di una città storica che parla un linguaggio semplice e medievale, solo marginalmente contaminata dal Barocco del Settecento. La conservazione dei valori storici locali è stata probabilmente favorita dal mantenimento di un'economia basata essenzialmente sull'agricoltura, che ha impedito l'emergere di grandi industrie e di modernissimi edifici.

Enna, come tutte le città d'antichissima origine, conserva nella pietra delle sue strutture i ricordi di varie civiltà. Molti dei suoi monumenti presentano la fusione di stili, caratteristica dell'arte siciliana, ma l'accostamento di elementi architettonici diversi si risolve, anche qui, in serena armonia. 

Un motivo che induce ad un cauto ottimismo è che, in questi ultimi anni, la rottura dell'isolamento degli altipiani centrali grazie alla costruzione di moderne vie di comunicazione apre la Sicilia centrale al turismo. Qui si sono conservate intatte alcune tradizioni religiose di derivazione medievale, che concernano soprattutto la Settimana Santa, e sono conservati tesori artistici di inestimabile valore storico-archeologico.